Nella terza stagione della attesissima serie House of Cards (in Italia dal 4 marzo su Sky Atlantic) anche un cammeo del collettivo punk rock russo Pussy Riot.
Le due attiviste della band, Nadezhda “Nadya” Tolokonnikova e Maria “Masha” Alyokhina, nei panni di se stesse, incontrano a una cena alla Casa Bianca un fantomatico presidente russo, Viktor Petrov. Con loro anche Frank Underwood (Kevin Spacey), diventato ormai Presidente degli Stati Uniti grazie ad alcune manovre non del tutto lecite ai danni del suo predecessore.
Entrambe le cantanti erano state arrestate nel 2012 a Mosca con l’accusa di “teppismo e istigazione all’odio religioso” per aver messo in scena, durante una celebrazione religiosa nella Cattedrale di Cristo Salvatore, un’esibizione non autorizzata contro Putin. Vennero poi scarcerate il 23 dicembre del 2013.
You can take the @pussyrrriot out of Russia, but they bring the Riot with them. pic.twitter.com/s5Rqep5CMP
— House of Cards (@HouseofCards) 28 Febbraio 2015
Nell’episodio Frank Underwood, dopo aver fallito i colloqui di pace con il leader russo, esprime il suo sostegno alle Pussy Riot.